Concorso "Una campagna contro la violenza sulle donne" - a.s. 21-22

Anche quest’anno il nostro Liceo, nell’ambito del Progetto Legalità e Cittadinanza Attiva, ha promosso il concorso “Una campagna contro la violenza sulle donne”, in occasione della giornata internazionale del 25 novembre. Gli studenti, a cui vanno i complimenti della giuria, hanno partecipato con 19 elaborati, tutti validi e interessanti sia sotto il profilo dei contenuti che della composizione grafica.
Siamo lieti di comunicare che gli elaborati classificati ai primi tre posti sono i seguenti:

  • 1° classificato: “La violenza non c’entra nulla con l’amore”, di Leonardo Wiel Marin, classe 3H
    L’autore ha saputo coniugare una grafica efficace con un messaggio profondo, raggiungendo così un effetto comunicativo ottimale. L’immagine rappresenta efficacemente l’ambiguità che spesso contraddistingue alcune relazioni affettive, la violenza che troppo spesso si maschera dietro inautentici gesti d’amore.
    Interessante la soluzione grafica, la scelta dei colori, la stilizzazione degli elementi della composizione che, senza il ricorso a effetti macabri, sa trasmettere il messaggio voluto: “la violenza non c’entra nulla con l’amore”.
  • 2° classificato: “… ma da queste ferite usciranno farfalle libere”, di Clizia Caimi, classe 5H
    Il manifesto sceglie una grafica essenziale, che porta direttamente l’attenzione al messaggio da comunicare. Interessante e originale il doppio profilo, a suggerire l’oppressione e la rinascita, la sofferenza e la liberazione. La citazione da Alda Merini ha un doppio significato: uno direttamente legato al coraggio della rinascita, l’altro ricorda le sorelle Mirabal, le Mariposas, alle quali la giornata del 25 novembre è dedicata. L’inserimento di riferimenti a vari tipi di abusi, sessuali psicologici, emozionale, descrive in modi completo il presente che stiamo vivendo.
  • 3° classificato: “Rompi il silenzio”, di Enrico D’Alessandro, Nicolò Girino e Giacomo Magnani, classe 5H
    Lavoro di sicuro impatto visivo ed efficacia comunicativa. L'immagine presenta una duplice prospettiva: il volto, pur devastato, affronta con coraggio l’ombra inquietante che lo osserva. Il dolore e il sangue sono un messaggio chiaro, un urlo agli occhi che guardano a denunciare ogni forma di violenza. La realizzazione grafica è coerente col messaggio proposto, espresso dallo slogan che invita noi tutte e tutti ad attivarci contro la violenza sulle donne.
Allegati

1° classificato: “La violenza non c’entra nulla con l’amore”, di Leonardo Wiel Marin, cl. 3H

2° classificato: “… ma da queste ferite usciranno farfalle libere”, di Clizia Caimi, cl. 5H

3° classificato: “Rompi il silenzio”, di Enrico D’Alessandro, Nicolò Girino, Giacomo Magnani, cl. 5H